L’UE ha dato il via libera alla commercializzazione e alla immissione in alcuni cibi, tra cui pane e pasta, della polvere di grillo. Quanto da noi previsto e denunciato più volte già dieci anni or sono (immaginiamo i risolini di allora come quelli di oggi sui problemi odierni) si sta realizzando.
A questo punto diviene necessario leggere gli ingredienti di ogni prodotto prima di acquistarlo (nella speranza che dicano la verità!), evitando come la peste ogni casa produttrice che apre a questo inferno, a partire da quelle che hanno già annunciato di volerlo fare (e non conta se poi hanno ritrattato: il solo averlo pensato e detto pubblicamente li rende certissimamente complici), come la Barilla e la Fucibo di Vicenza, che li mette nei biscotti.
Ma, al di là di questo, cosa farà ora il governo Meloni dinanzi a tanta infernale follia dissolutoria e anti-umana? Dirà che deve obbedire ai diktat dell’UE o rispolvererà una volta tanto sul serio il tanto beneamato e sempre strombazzato patriottismo di “destra” per salvare le popolazioni italiche dall’insettizzazione del nostro cibo, che, al di là dello schifo (non può esistere altra parola per esprimere il concetto), porterebbe col tempo alla rovina della prima risorsa economica del nostro Paese, ovvero il fatto di essere non solo la migliore cucina al mondo, ma, se così vogliamo dire, un patrimonio unico dell’umanità?
Chi vincerà? La von der Layen o l’interesse vero delle persone? Il male o il bene?
Visto il pregresso, non vi può essere alcun dubbio. Non c’è Meloni che tenga, come del resto il suo tifo sfegatato per gli interessi dell’Ucraina (leggasi: degli USA) ai danni degli italiani dimostra ampiamente.
Dobbiamo salvarci da soli.
Non ho dubbi sul fatto che la massa immensa dei telecomandati sotto incantesimo mangerà gli insetti, così come si è bucata e ha sempre obbedito a ogni follia, così come si farà mettere ben presto il microchip nel cervello ed eseguirà “con resilienza” ogni imposizione venga ordinata dalla televisione.
Ma spero almeno che, in nome della meravigliosa cucina italiana, un certo numero di ancora un minimo pensanti (e gustanti) persone reagisca. Come avvenuto per il siero.
In nome dell’Amatriciana, della pizza e della carbonara, se non altro.
E, come avvenuto per il siero, tutti quei ristoranti, supermercati e alimentari che cederanno agli schiavi dell’inferno, dovranno essere boicottati fino alla loro fame. E mai dimenticati. Come per il siero.
Siamo in guerra, signori, casomai non lo aveste capito.
Pure con gli insetti. Tra poco anche con le mosche, che sono l’emblema del “signore delle mosche”, detto appunto Belzebù. (MV)