Un numero sempre più grande di persone è confuso, disorientato, sconfortato, arrabbiato, a volte sconvolto, per quanto sta accadendo nella Chiesa. E per la sempre più evidente spaccatura al suo interno. E chiede lumi sulla verità, su come stanno le cose, su chi seguire e chi non seguire.
Vi è un discrimine ultimo per sapere chi è con Dio e con contro Dio.
Il discrimine ultimo, la pietra d’inciampo su cui si sfracellano i costruttori della nuova religione della nuova umanità mondialista, è e rimane solo uno.
“Il Cristo”, come dicono loro, può essere ridotto a profeta, successore di Mosè e predecessore di Maometto, emulo di Buddha. Lo Spirito Santo può diventare lo “spirito del mondo”, nuova “anima mundi”. La Chiesa la sia allargherà fino a contenere tutto e tutti nella futura religione del solo Dio padre di tutti gli uomini e di tutti gli esseri.
Il Vangelo lo si adatterà con una opportuna esegesi e “aggiornamento” dei testi, per poi unificarlo con gli altri testi delle altre religioni.
Perfino la Madre di Dio, fastidiosissima creatura, la si trasformerà nella “Gran Madre dell’umanità” e della fecondità. Magari figurazione di gaia.
Ai santi della Chiesa saranno uniti i “santi” laici.
Tutto sarà adattato alla nuova religione mondialista.
Eccetto una cosa, come detto.
Cosa?
Il Santissimo Sacramento.
Questo, proprio non potranno mai farlo digerire né possono adattarlo. Questo, va semplicemente fatto scomparire nel simbolismo.
Perché dico questo?
Perché questo è il vero criterio infallibile per capire chi ama Dio e la Verità e chi invece è con il nemico.
L’amore e la devozione al Santissimo Sacramento e alla Transustanziazione della S. Messa di sempre.
Chi lo adora e lo difende, è nel bene. Chi lo adultera è nel male.
Ecco il criterio infallibile per capire i buoni e i cattivi.
In seconda battuta, l’amore sincero per il crocifisso, insopportabile simbolo di carità divina.
In terza battuta, l’amore sincero per Maria Santissima, che non sopporta i serpenti.
Ora, abbiamo le armi per capire dove è il bene e dove il male nella Chiesa di oggi. Che ognuno rifletta, osservi, e faccia la propria scelta di campo.
Massimo Viglione