Venerdì 29 Marzo 2024

08:59:34

Un viaggio inaspettato: la Nobile Marca Trevigiana.

Quando si parla di Marca Trevigiana, sono d’obbligo tre aggettivi: Storia, Arte, Gastronomia. La Marca gioiosa et amorosa come per secoli veniva chiamata tutta l’attuale provincia di Treviso, presenta e si identifica per la distinta varietà del paesaggio, per la pianura ben coltivata e per i suoi soavi colli. Come un meraviglioso scenario di teatro, le colline e le montagne, concorrono per offrire  uno sfondo di borghi e di cittadine sparse per la quiete campagna, canali e fiumi, risorgive e rogge, laghi.   La Città più importante è senza dubbia la Città Provincia di Treviso, una città a misura d’uomo che conserva a pieno lo spirito medievale e rinascimentale che maggiormente l’ha distinta da altre Città Provincia del Veneto. Una città che però trova le sue fondamenta fin dai primi insediamenti preistorici e poi via via in tutte le epoche più significative. Ancora dotata delle sue  bellissime ed antichissime mura difensive, si propone al suo visitare con le Porte d’ingresso della Città, splendidamente conservate, come Porta San Tommaso e Porta SS. Quaranta. Vi si trovano la Loggia dei Cavalieri, del XII-XIII secolo in stile romanico, ritrovo dei nobili dell’epoca, oppure chiese che conservano le spoglie dei figli del Petrarca o dell’Alighieri, oppure  il veneratissimo cuore di San Francesco di Sales. Treviso conserva una grande moltitudine di edifici storici, ognuno con la propria storia ricca di affascianti aneddoti, spesso sconosciuti ai libri di testo. Affreschi ovunque, sotto i portici che costellano il centro storico, o sulle facciate delle ville in stile palladiano ancora di proprietà privata dei discendenti di nobili casati. E’ bagnata dai dolci e romantici canali del fiume Sile che si dirama dando origine al fiumiciattolo Cagnan, menzionato dallo stesso Dante Alighieri nella Divina Commedia quando parlò della Città. Questi canali erano navigabili fino a Venezia. Ogni nobile residenza dell’epoca aveva il proprio piccolo attracco disceso il giardino della villa, che dava direttamente sul fiume. E questi attracchi sono conservati e visibili ancora oggi, mentre ci si coccola passeggiando per le vie del centro. In questo angolo di Veneto sono esistite tra le più importanti famiglie nobili che hanno segnato la Storia non solo del Veneto, ma anche delle Signorie medievali e rinascimentali, con matrimoni di convenienza o alleanze strategiche militari, come: i Cendedese, i Brandoli, i Rota, i Da Camino, i Gattamelata, i Cornaro, i Donati, i Collalto, gli Azzoni, gli Ezzelini e moltissime altre anche citate in archivi storici presenti nelle biblioteche di tutta Italia. La Marca Trevigiana era spesso considerata la ‘gita-fuori-porta’ per molte famiglie nobili veneziane che qui, nelle verdi pianure e colli rigogliosi, edificavano le loro residenze estive (oggi alcune di esse sono state convertite in lussuosi hotel che conservano tutto il fascino origianrio). La Marca Trevigiana è stata soprattutto teatro di eventi drammatici come molte battaglie durante l’epoca carolingia per la difesa dei territori da parte delle nobili famiglie che l’abitavano. Sulla necessità di difesa e controllo del territorio sono sorti splendidi castelli come ad esempio il castello di CastelBrando, ad oggi residenza privata e hotel ma aperto al pubblico e quindi visitabile. In queste terre sono passati imperatori romani come Ottone I o come l’Imperatrice Teodolinda, o come l’imperatore cristiano Carlo Magno. Sono passati pittori come Giotto, Cimabue, Cima da Conegliano. Troviamo città come Conegliano, Vittorio Veneto, Oderzo, Portofubbolè, Castelfranco, Asolo. Ognuna di esse vede sito nei proprio centro storico, un castello, un borgo antichissimo magari ancora affrescato, piazze dove hanno camminato pittori, scrittori, scultori. Piccole città ricche di usanze e tradizioni, dove d’estate potete rilassarvi nella ‘dolce vita’ trevigiana fatta di locali e buona musica dal vivo, o dove potete assistere a manifestazioni storico-culturali come la Dama Castellana di Conegliano. La Marca Trevigiana ha dato i natali a personaggi come il Canova, Caterina Cornaro (che fu regina di Cipro), Lorenzo da Ponte, il Giorgione. Oppure, in tempi ben più recenti, l’ufficiale – avviatore- diplomatico Camillo De Carlo, passato alla storia per essere stato tra le più importanti spie italiane nella Seconda Guerra Mondiale e che nella città di Vittorio Veneto trova collocazione il suo nobile Palazzo. La storia del De Carlo merita di essere raccontata (e visitata) come vita fatta di incredibili avventure. Una Marca ricca anche di Santi, qui sia nati che sepolti. E a tal proposito, come non ricordare un grande papa santo come San Pio X! Oppure Giovanni Paolo I, che fu vescovo di Vittorio Veneto. Abbiamo anche  il Santuario della ‘Madonna dei Miracoli’ che vede  ogni anno un enorme pellegrinaggio non solo da tutto il Veneto ma anche dalle vicine Regioni e dalle vicine Slovenia ed Austria, che giusto nel 2010 ha visto un personalissimo anno mariano grazie alla ricorrenza dei 500 anni dalla prima apparizione della Madonna in queste terre. Ricordiamo che la Marca Trevigiana è stata protagonista della Grande Guerra, specie sulle sponde del suo fiume più famoso: il Piave (fiume sacro alla Patria), dove ancora oggi si respira tutta la carica emotiva di quegli anni terribili. Città come Vittorio Veneto ad esempio, conservano commoventi musei dedicati proprio a questo periodo storico e come Vittorio Veneto, va ricordato anche l’ossario di Nervesa della Battaglia, e l’Isola dei Morti che affianca il fiume. Un terra quindi ricca di pianure e colline a coltivazione prevalentemente a vite, che da origine al famoso Prosecco di Valdobbiadene, esportato in tutto il mondo, e anche ricca di boschi e sentieri che trovano spazio per gli amanti dello sport e della vita all’aria aperta. Oltre a fiumi e torrenti abbiamo anche laghi, che regalano affascinati scorci fotografici per gli amanti sia della fotografia che della pittura e dove spesso vengono svolte gare di sport acquatici a cui partecipano anche sportivi di fama internazionale. La Marca Trevigiana è impreziosita anche dall’aspetto culinario, con una ristorazione apprezzata e conosciuta in tutta Europa. Piatti raffinati e della rinomata Cucina veneta bagnati da eccellenti Marchi di produzione di vino sia bianco che rosso. Concludendo: la Marca Trevigiana è di fatto un Patrimonio. Spesso inserita in tour eno-gastronomici e culturale internazionali. Ogni epoca, ogni evento storico, tutti i personaggi che nei secoli l’hanno abitata o che qui ci sono passati, hanno costituito un patrimonio riconosciuto non solo a livello italiano, visitata infatti da un numero sempre crescente di turisti europei, giapponesi, americani che qui apprezzano Cultura, Paeseggio, buon Cibo e buon Vino. Scriveva Dino Buzzati, noto scrittore, giornalista, pittore, drammaturgo, librettista, scenografo e poeta italiano, padre dell’opera ‘Il deserto dei Tartari’ e di origini bellunesi: “Ci furono anni, uomini e fatti che oggi sanno già di favola, e un alone romantico tuttora vivo creò intorno a quei bizzarri artisti. Una piccola città di provincia ha visto una fioritura di pittori, scultori, scrittori, anche di classe nazionale. Si trattava di un caso fortuito? E’ probabile di no. Era invece l’aria, o l’incantesimo del posto, tanto è vero che l’attrazione delle grandi città non si fece quasi sentire. Tutti restarono trevigiani. La provincia di solito atrofizza. Ma quelli non si atrofizzarono, anzi parve che dai nobili e un po’ sonnolenti muri della città, dall’ombra conventuale dei suoi portici, dal quieto fruscio del Sile, dalla luce così intensamente veneta e felice che il sole quaggiù, dalle giornate lente, dalla serena malinconia dei verdi sobborghi, dal profilo dei monti lontani, essi ricavassero il senso della vita e i loro sogni.”    La storia della Marca Trevigiana è antichissima e ricchissima di aneddoti. Una felice sorpresa per chi che si affaccia per la prima volta su questo fazzoletto di terra italiana ed europea. Perché qui le Tradizioni sono sacre, qui l’origine famigliare ancora resite alle influenze e alle mode spesso sterili della modernità di oggi. Qui ci si sente a casa, anche tra sconosciuti. Certo, non tutto è perfetto, non tutto è ‘oro che luccica’. Ma di sicuro la gente che abita questa Provincia si impegna perché il tempo, nonostante la grande imprenditoria che la caratterizza, passi molto lentamente e perché la memoria nelle cose e nelle persone rimanga sempre viva, perché il cambiamento, quello più dannoso, non possa intaccare questo enorme Patrimonio storico, artistico, gastronomico.   L’attuale Governatore Zaia, al suo primo incarico da Presidente di Provincia nel lontano 1998, fece istallare all’entrata di ogni via di accesso alla Provincia di Treviso, dei cartelloni che riportavano lo slogan: “Provincia di Treviso, se la vedi t’innamori”. Ed proprio così: TI INNAMORI! Siamo lieti di comunicarVi che ci stiamo organizzando per proporre week-end lunghi e pellegrinaggi nella nostra Marca Trevigiana. Tutte le informazioni e gli aggiornamenti saranno comunicati nel nostro Portale.