ARTICOLO TRIARII

C’è “presepe” e Presepe, chiesa e Chiesa

20 dicembre 2025

Un noto pretonzolo, un tempo comunista d’assalto e oggi adeguatosi al globalismo genderista d’assalto, vuole nel “presepe” “Gesù bambina”, per poi smembrarlo.
Ora, fin qui uno potrebbe dire che siamo nella normalità di un mondo indemoniato.
Ma il problema non è il pretonzolo.
Il problema è un altro.
Avete visto qualche scomunica?
Qualche sospensione a divinis?
Qualche calcio nel sedere a questo cialtrone?
No.
Visto che chi tace acconsente o almeno permette che sia,
cosa pensare del suo vescovo?
E dei responsabili del suo vescovo (ovvero la CEI)?
E del responsabile ultimo della Chiesa intera dinanzi al Fondatore della Chiesa che viene ridicolizzato e bestemmiato ignominiosamente da un pretonzolo schiavo del mondo?
Ecco spiegato in poche righe e con un solo esempio fra un numero incalcolabile di possibili, dove è giunta la Rivoluzione nella Chiesa.
Ma non basta ancora.
Occorre aggiungere il fatto che al contempo i molti sacerdoti e prelati cattolici veri sono sospesi a divinis, e qualcuno pure scomunicato.
E perché?
Perché cattolici veri, che non si piegano all’apostasia e al tradimento generale in corso.
Quale onore quale legittimità, quale cattolicità, hanno queste gerarchie blasfeme?
Domanda che appare ormai legittimo porsi e da cui solo ipocritamente si può sfuggire.
A meno che il culto dell’uomo non vi sovrasti perfino dinanzi a “Gesù bambina”.
Dinanzi alla purezza infinita di un presepe santo, dovremmo tutti fermarci un momento a riflettere. (MV)

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