Venerdì 29 Marzo 2024

07:39:46

Torturatori infernali

In questo momento stanno facendo morire di fame e di sete un povero innocente che ha la sola colpa di essere malato. In Francia, nel Paese per eccellenza della liberté e della fraternité. Mentre noi viviamo la nostra vita fra tutte le nostre cose e comodità, Vincent, dopo aver vissuto anni terribili a causa della sua malattia, deve subire la pazzesca tortura di morire di fame e sete, pur essendo innocente di ogni male. La subisce per non pesare sulle spese dello Stato. Vi è una satanica ironia in questo. Si tratta chiaramente di un sacrificio umano: non solo i vecchi, non solo i bambini sacrificati a decine di milioni nel grembo delle madri, e ora anche fuori dal grembo. Ma chiunque di noi può finire sacrificato. Da quando siamo piccoli ci assillano con le torture che la Chiesa e gli Stati cristiani avrebbero impartito per secoli ai prigionieri. Ci hanno costruito ovunque fantasiosi musei della tortura. A parte le scempiaggini, nel passato, in ogni società, ovunque e sempre, i malcapitati erano colpevoli di reati. O almeno erano ritenuti tali. O almeno erano nemici del potente di turno. Solo nella democratica e tollerante società dei diritti umani si fa morire di fame e sete un malato perché malato, perché costa. Volete ucciderlo? Sparategli in fronte. Decapitatelo. Avvelenatelo. Ma non lo fate morire di fame e sete! Invece... mica siamo al Medioevo! Per Vincent non c'è prete, politico, giornalista, che si batta. Muoia di fame e sete. In nome della fraternité. C'è differenza con i fatti della Val d'Enza? Con Charlie Gard e altri casi simili? No: le specifiche sono differenti, ma la volontà assassina è la stessa. E lo stesso è l'entità a cui si sacrificano gli essere umani. In nome del "risparmio", dei soldi, dei mercanti, i veri padroni di questa società. E chi sono i sacrificatori, almeno gli immediati? I magistrati e i medici, ovvero le due categorie che più di ogni altra dovrebbero tutelare la giustizia, la vita e l'onore dei cittadini. La nostra società è figlia dell'illuminismo e della Rivoluzione Francese. E' figlia dell'usura, e Vincent Lambert ne è la riprova. Non del buio Medioevo, dove sacrificati sarebbero finiti medici e magistrati che si fossero macchiati di tali nefandezze. Noi siamo liberi grazie al progresso della laicità. E degli strozzini della finanza internazionale e del mondialismo, i padroni del mondo, primi servi dei principe di questo mondo. Sarebbe opportuno pensare bene a quanto accade: prima o poi, Val d'Enza, Gard, Lambert, siamo noi. Se non reagiamo, se non ci svegliamo, se non ci organizziamo, se non difendiamo bambini e malati.