La vicenda della famiglia che è andata a vivere nel bosco e alla quale lo Stato, tramite medici, assistenti sociali e giudici,
ha tolto i figli,
ci insegna due verità tanto effettive quanto mostruose:
1) I figli, come previsto da decenni dal rivoluzionato Diritto di Famiglia, non dipendono più dai genitori, ma dallo Stato; che può toglierli a chiunque non obbedisca alle follie sempre in crescita del Nuovo Ordine Mondiale o a chiunque tenti di sfuggirne in qualche maniera. Oggi magari nascondendosi nel bosco, domani resistendo alla vaccinazione di massa o all’eliminazione del contante o alla genderizzazione della gioventù;
2) Nel bosco non si deve andare.
Non è un caso che nei boschi stanno da molti anni disseminando orsi e lupi (in alcuni posti perfino linci e roba similare), e stanno proibendo la caccia per far incrementare oltremisura cinghiali e animali pericolosi per l’uomo.
Non è un caso che in Canada, ormai all’avanguardia in ogni aspetto della dissoluzione anti-umana, in alcuni Stati hanno letteralmente proibito l’accesso nei boschi all’uomo per qualsivoglia ragione.
E non è un caso che in alcune regioni, come in Piemonte, si è tentato di proibire l’uso della legna per riscaldarsi.
I figli non dipendono più dai genitori, ma dallo Stato, che può toglierli in qualsiasi istante per qualsiasi ragione.
Gli adulti non possono più fuggire nei boschi, ma devono vivere obbligatoriamente nei centri abitati sotto controllo continuo.
Specie nelle grandi città, che verranno sezionate in quartieri dei “15 minuti”, sorvegliati da remoto come neanche nei lager, nei gulag e nei Lao-gai avveniva.
Il cappio si stringe intorno al collo di tutti noi. Per addolcirlo, c’è la televisione con Paperissima, Amici, Grande Fratello, Belve, ecc.
Per i meno idioti, i talk-show serali che lavano il cervello più di Paperissima.
Per chi ha un po’ studiato, ci sono i Barbero, gli Augias, gli Angela;
per la massa informe, c’è Repubblica, Corriere, Stampa et similia;
per i ragazzi, i docenti;
per i più sensibili, ci sono le gerarchie vaticane che ci dicono che il cattolico odierno deve accogliere come atto d’amore l’obbligo vaccinale e il passaporto verde, decine di milioni di immigrati, adeguarsi alla sodomizzazione della società e preoccuparsi del riscaldamento globale (che non esiste).
Ma sui figli tolti ai genitori, tacciono.
Infine, per tutti, ci sono i politici. E qui cascano gli asini, quasi tutti.
I pochi liberi si dovrebbero preparare. Il cappio si stringe. Non solo col bosco, ma in mille maniere.
Specialmente, con il controllo da remoto.
Occorre il più grande immenso sforzo dell’umanità per mantenere la propria libertà. Ma i liberi sono pochi, divisi e deboli.
Molti di loro sono confusi: capiscono A ma non capiscono B e C.
Ciononostante, hanno il dovere di unirsi, combattere e resistere.
Magari cercando di seguire chi ha capito A,B,C e non inganna al servizio del nemico.
E’ la più grande guerra della storia umana. La vincerà chi capisce e reagisce. Ovvero, un’infima minoranza di eletti. (MV)