La Rivoluzione contro Cristo Re – Martino Mora
Esiste una verità scomoda che attraversa tutta la storia moderna: la Rivoluzione non è solo un cambiamento politico, ma l’attacco sistematico alla Regalità Sociale di Nostro Signore Gesù Cristo. Non un evento improvviso, ma un processo plurisecolare che ha rovesciato l’ordine naturale e cristiano, sostituendo all’autorità di Cristo la sovranità dell’uomo.
Viene mostrato come la Rivoluzione proceda per gradi: dalla Riforma protestante, che afferma “Dio sì, Chiesa no”, all’Illuminismo e alla Rivoluzione francese, che dicono “Dio sì, Cristo no”, fino all’ateismo moderno che proclama “Dio no”. Un filo continuo che attraversa liberalismo individualista, collettivismo marxista, nazionalismi statolatrici e anarchismo, diverse maschere della stessa negazione: l’uomo al posto di Cristo.
Il cuore del problema è la sovranità moderna, intesa come potere che non riconosce superiori. Quando l’autorità non è più ministeriale ma assoluta, resta solo la forza: non si obbedisce perché qualcosa è vero e giusto, ma per paura della punizione. La politica diventa arbitrio del fine, la verità si decide per voto, e l’ordine sociale non ha più fondamento trascendente.
La conseguenza è la scristianizzazione delle masse: non più attraverso la persecuzione violenta, ma tramite il materialismo pratico della società dei consumi, capace di svuotare le chiese senza toccare un solo dogma. Il deserto spirituale dell’Occidente non nasce dal comunismo, ma dall’idolatria della merce e dell’individuo sovrano.
Di fronte a questa dissoluzione, la Regalità Sociale di Cristo non è un concetto astratto, ma l’unica alternativa reale all’anarchia morale e politica. Riconoscere Cristo come Re non solo delle anime, ma delle società e delle istituzioni, significa restituire all’autorità il suo fondamento, alla legge il suo fine, e all’uomo la sua libertà vera.
Una verità che oggi non può più essere ignorata.
Intervento di Martino Mora al convegno “La Regalità Sociale di Gesù Cristo”, organizzato dalla Confederazione dei Triarii – Loreto, 15 novembre 2025.
